Oggetto dell’analisi del presente volume è il nuovo Ufficio parlamentare di bilancio (di seguito anche “UPB”); la nascita di un organismo indipendente in qualche modo esterno al circuito rappresentativo Governo-Parlamento, che interviene nel ciclo di bilancio con un ruolo di garanzia e verifica per l’Unione Europea, rappresenta infatti un’innovazione nel nostro ordinamento. L’istituzione di un organismo indipendente per l’analisi e la verifica degli andamenti di finanza pubblica e per la valutazione dell’osservanza delle regole di bilancio è richiesta a livello europeo dal Trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance nell’Unione economica e monetaria (di seguito, “Fiscal compact”) e dal regolamento (UE) n. 473/2013 sulle disposizioni comuni per il monitoraggio e la valutazione dei documenti programmatici di bilancio e per la correzione dei disavanzi eccessivi negli Stati membri della zona euro (facente parte del c.d. Two Pack). Proprio alla nuova governance economica europea è dedicato il primo capitolo del volume. A livello nazionale la cornice normativa dell’Ufficio parlamentare di bilancio è contenuta nella legge cost. 20 aprile 2012, n. 1, recante “Introduzione del principio del pareggio di bilancio nella Carta Costituzionale”, cui è stata data attuazione con la legge 24 dicembre 2012, n. 243; tali norme e il modo in cui sono state attuate, in particolare per quanto riguarda l’istituzione dell’Ufficio parlamentare di bilancio, sono oggetto dei capitoli 2 e 4 del presente volume. Ovviamente l’organismo indipendente istituito in Italia si inserisce in un quadro internazionale già caratterizzato da numerosi fiscal council attivi, oltre a quelli nuovi o in via di istituzione nei Paesi europei che non ne erano dotati in attuazione delle regole del Fiscal compact. Nell’ambito europeo e delle istituzioni ed organizzazioni economiche internazionali (in particolare Organizzazione per la coo- X perazione e lo sviluppo economico e Fondo Monetario Internazionale), da tempo viene guardato con favore il ruolo positivo che la costituzione di organismi indipendenti in materia di finanza pubblica può produrre sulla credibilità e qualità delle politiche pubbliche, e ad esse sono dedicate analisi comparative che forniscono indicazioni utili nella progettazione di un fiscal council, codificando le buone prassi emerse nell’esperienza di quelli più antichi. Il volume analizza dunque il modo in cui l’Ufficio parlamentare di bilancio italiano si inserisce in questo quadro e nel nostro ordinamento costituzionale, insieme alle caratteristiche dell’organismo indipendente italiano rispetto ai modelli analizzati. Questo libro è frutto del lavoro di ricerca svolto nell’ambito del Dottorato in Teoria dello Stato e Istituzioni politiche comparate dell’Università La Sapienza, ben indirizzato dalle professoresse Giulia Caravale e Paola Piciacchia. Colgo l’occasione per ringraziare la senatrice Linda Lanzillotta, perché è lavorando con lei che ho maturato l’interesse e le competenze necessarie per occuparmi di questi temi. Un ringraziamento particolare va al professor Renzo Dickmann per l’attenta lettura del testo e i preziosi suggerimenti, oltre che per la fiducia che in questi anni mi ha dimostrato e che è stata per me un’importante fonte di incoraggiamento.
Sede | Torino |
Autore | V. Tonti |
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